Fidelity Card digitale: l’evoluzione della raccolta punti

Carta Fedeltà digitale
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Michela De Maria 2023-06-05

La digitalizzazione dei servizi e dei canali di comunicazione sono una naturale conseguenza dell’approccio aziendale “human-centric” che ha preso piede negli ultimi anni. Una prospettiva che ruota attorno all’idea che i consumatori non siano meri acquirenti, ma persone che, come tutti gli esseri umani, necessitano di attenzione, cura e gratificazione. Questa svolta prevede lo sviluppo di strategie per migliorare il rapporto con i clienti fin dal primo contatto con il brand. Una relazione di mutuo scambio che punta a raggiungere alti livelli di fidelizzazione e soddisfazione. Il motivo? Come riporta TrustPilot in “5 motivi per cui in questo momento l'esperienza del cliente è al centro di ogni attività aziendale”, un cliente completamente soddisfatto contribuisce ad un aumento dei profitti il tra 25-95%. Inoltre, acquisire un nuovo cliente costa 7 volte di più che trattenerne uno esistente. Per queste ragioni, le aziende stanno sempre più affinando i loyalty programs optando per fidelity card digitali. Perché le tessere fedeltà cartacee sono da superare?

Virtual Fidelity Card: 3 motivi per scegliere il digitale

La fidelity card rappresenta lo strumento più efficace e utile alle aziende per premiare i clienti più fedeli incoraggiando ulteriori acquisti in store o online attraverso sconti, punti premio e accesso esclusivo a prodotti o servizi. Un’indagine di Shopify conferma che questi incentivi influenzano il comportamento di spesa nel 66% dei casi. Più una persona acquista, più il brand raccoglie informazioni utili su abitudini, preferenze e dati personali sul singolo individuo.

Ma con le tessere cartacee l’analisi di questi parametri viene meno perché di solito la fidelity card viene rilasciata dopo la compilazione di un modulo cartaceo che spesso viene archiviato. Questo impedisce raccolta, aggiornamento e monitoraggio costante dei dati e, di conseguenza, l’eventuale personalizzazione delle offerte.

Quando invece si sviluppa una fidelity card digitale, l’utente è chiamato a inserire le informazioni in un form online e immagazzinate nei CRM. Nei sistemi di Customer Rate Management, il database può essere arricchito di campi speciali come frequenza d’acquisto, spesa media, categoria prodotto preferito e premi utilizzati.

In base a ciò, l’azienda può pensare di sviluppare messaggi automatici personalizzati in base ai punti raccolti per costruire un rapporto solido e duraturo. Rispetto alla tessera cartacea, l’opzione digitale permette di creare più momenti di contatto diluiti durante l’anno favorendo strategie di lead nurturing, cross e upselling ad hoc.

Non solo, puntare sulle fidelity card virtuali significa diffondere la percezione di essere un brand innovativo che spinge alla digitalizzazione. Nella pratica, questo vale come elemento di differenziazione rispetto agli altri marchi che popolano lo stesso mercato. Una scelta che impatta positivamente sulla brand reputation anche da un altro punto di vista: la sostenibilità. Sostituire le tessere cartacee o di plastica con la versione digitale riduce lo spreco di materie prime e le emissioni di CO2. Una strategia green che torna utile anche ai consumatori perché la fidelty card virtuale può essere salvata comodamente sul mobile wallet senza scaricare alcuna App aggiuntiva e non occupa spazio nel portafoglio.

Tessera fedeltà digitale: caso d’uso nel Retail

I loyalty program sono il cuore di molte attività marketing, soprattutto nel mondo Retail dove lo store è considerato uno spazio fisico strategico. Il momento del pagamento, infatti, può rivelarsi un primo aggancio per fidelizzare i clienti “di passaggio”. Per esempio direttamente alla cassa, il consumatore può compilare un form online lasciando informazioni come nome, cognome, indirizzo email e data di nascita per registrarsi al programma fedeltà con accesso immediato agli sconti esclusivi per i nuovi iscritti. In base al primo acquisto, gli vengono già assegnati dei punti che sono visualizzabili comodamente da smartphone. Per instillare l’urgenza di comprare online o in negozio, il brand può attivare messaggi automatici via sms per ricordare i premi in palio, il livello raggiunto o il punteggio accumulato. Altre strategie di marketing automation possono essere legate a occasioni importanti, come il compleanno, che servono a far ritornare in store il cliente magari inviando una email con coupon dedicato. Per valorizzare i più fedeli, il retailer può inviare messaggi RCS con l’obiettivo di svelare in anteprima ai segmenti più attivi le novità della nuova stagione.

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